I clienti

Al settembre 2010 i clienti del Credito Cooperativo hanno raggiunto circa quota 5,7 milioni.  


 

logovert.GIFIl Credito Cooperativo si è dotato di due strumenti fondamentali di tutela dei propri clienti in caso di default di una banca consociata: il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti (FGO) e il Fondo di Garanzia dei Depositanti (FGD).

Il primo rappresenta un’iniziativa esclusiva del Credito Cooperativo espressamente rivolta alla tutela dei piccoli risparmiatori. Il FGO, costituito nel 2004 sotto forma di consorzio volontario, ha infatti la finalità di intervenire nel caso in cui una banca non sia in grado di rimborsare le obbligazioni da essa emesse. Il Fondo ha ottenuto notevole successo: solo nel primo biennio vi hanno aderito circa 300 banche e ha prestato garanzie a fronte dell’emissione di obbligazioni per un valore nominale, al dicembre 2006, di oltre 16 miliardi di euro.

Anche il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo, per quanto sia uno strumento obbligatorio, presenta caratteristiche peculiari. Effettua infatti non solo interventi di ultima istanza, ossia finalizzati a rimborsare i depositanti di quelle banche che versano in una situazione di crisi, ma anche interventi di sostegno orientate a prevenire situazioni di crisi delle banche, e quindi nell’interesse dei clienti.

Sempre nella logica dell’auto-normazione e della risposta alle esigenze della clientela e del mercato, il Credito Cooperativo ha realizzato recentemente un’altra originale iniziativa. Il 25 luglio 2008 è stato infatti costituito il Fondo di Garanzia Istituzionale (FGI) del Credito Cooperativo. Il Fondo realizza uno dei progetti più rilevanti definiti nell’ultimo Convegno Nazionale del Credito Cooperativo (Parma, dicembre 2005) per rafforzare la rete delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali e si affianca al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo (del quale assumerà la funzione di prevenzione delle crisi) e gestirà, con una apposita sezione e fino ad esaurimento degli impegni in essere, il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti (FGO). Obiettivo del FGI è quello di tutelare la clientela delle 440 Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen altoatesine salvaguardando la liquidità e la solvibilità delle Banche aderenti attraverso azioni correttive ed interventi di sostegno e prevenzione delle crisi. Il FGI offre, in questo modo, una tutela “globale” per i risparmiatori clienti delle BCC-CR in relazione a tutti i crediti che questi vantano nei confronti della propria banca. Tutela aggiuntiva a quella, obbligatoria per legge per tutte le banche, a favore dei depositanti per la somma di 103 mila euro. Il FGI, che rappresenta la più alta forma di integrazione
tra banche locali autonome ma inserite in un sistema “a rete”, seguirà l’andamento gestionale delle banche consorziate, avvalendosi di strumenti di monitoraggio dedicati. Sulla base di questa attività preventiva, il Fondo potrà definire una serie di azioni, che vanno da interventi preliminari con l’obiettivo di rimuovere gli elementi “potenzialmente pregiudizievoli” per la stabilità finanziaria della Banca fino alla definizione di un vero e proprio piano di risanamento, con la determinazione delle risorse necessarie. Non saranno solo i risparmiatori e i depositanti, in via diretta, ad ottenere vantaggi dalla costituzione del Fondo, ma anche le comunità locali in senso più ampio. In termini regolamentari, infatti, il FGI consentirà il beneficio della ponderazione “zero” sulle esposizioni interne al network ai
fini del calcolo del nuovo coefficiente prudenziale (Basilea 2), consentendo alle singole BCC-CR, a fronte dei prestiti interbancari interni, di assorbire meno patrimonio e quindi di assicurare una migliore allocazione dei capitali attraverso una gestione più efficiente dei flussi finanziari e di liberare risorse da investire nell’attività di intermediazione a favore dei soci e clienti e per il sostegno delle economie locali.

Per quanto riguarda l’incentivazione alla riduzione dell’uso del contante, che presenta numerosi aspetti positivi (riduzione dei costi, velocizzazione delle transazioni economiche, aumento della sicurezza), nel 2007 le BCC-CR hanno rilasciato circa 2,2 milioni di carte con funzioni di ATM e POS, soprattutto nelle aree settentrionali e centrali del Paese (Lombardia, Veneto, Toscana e Lazio-
Umbria-Sardegna).