I soci

Parlando di Soci, lo faremo muovendo dallo Statuto Sociale della Banca di Credito Cooperativo. Ovvero, dai diritti e dai doveri che questo prevede per la Banca e per i propri Soci. Per quanto riguarda la prima, l’articolo 2 dello Statuto afferma, fra l’altro, che la Banca:

“…si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l'educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. E’ altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci nonché la partecipazione degli stessi alla vita sociale.

Infine, sempre per la Banca, l’articolo 17 dello Statuto le impone di assumere “nell'ambito della zona di competenza territoriale, attività di rischio prevalentemente nei confronti dei propri soci.

Passando a questi ultimi, per diventare tali debbono possedere taluni specifici requisiti, fra i quali, determinante, è quello di risiedere o svolgere una “…..attività in via continuativa nella zona di competenza territoriale della Società” , come recita l’articolo 6 dello Statuto.

Ma perché diventare socio della Banca di Credito Cooperativo dell’Adriatico Teramano? Per rispondere a questa domanda, sarà sufficiente consultare l’articolo 9 dello Statuto, dove fra l’altro è previsto che i soci abbiano il diritto di: 

  • intervenire in assemblea ed esercitare il diritto di voto; 

  • partecipare al dividendo deliberato dall'assemblea;

  • usufruire dei servizi e dei vantaggi offerti dalla Società ai propri soci,

ed il dovere di collaborare al buon andamento della Banca, operando con essa in modo significativo, partecipando all'assemblea e favorendo in ogni modo gli interessi sociali.

Ne consegue che diventare soci della Banca di Credito Cooperativo dell’Adriatico Teramano non crea valore aggiunto solo per due soggetti, ma per tre: oltre alla Banca e al socio, infatti, a beneficiare della simbiosi fra questi, e dei frutti da essa generati, vi è la comunità locale.

Qualche esempio pratico sul come tutto ciò determini significative ed apprezzabili ricadute sul territorio e sulle persone che lo abitano, ci aiuterà ora a rispondere in modo organico e compiuto alla domanda dalla quale eravamo partiti, cioè perché diventare socio della Banca di Credito Cooperativo dell’Adriatico Teramano: qui prodest, insomma.

Come abbiamo visto, il fatto che la Banca debba operare “prevalentemente” coi propri soci e che questi ultimi debbano risiedere o lavorare sul suo territorio di competenza, operando a loro volta in modo “significativo” e “collaborando al buon andamento” dell’istituto, crea un circolo virtuoso, nel quale i frutti del lavoro svolto sul territorio vengono reinvestiti – solo ed esclusivamente! – sul medesimo territorio.

Per essere ancor più concreti, concluderemo con un aspetto – meglio: con un “valore” – caro a tutti: il lavoro. Ebbene, tutte le assunzioni di personale effettuate dalla Banca negli ultimi anni, sono state riservate – esclusivamente e senza eccezione alcuna - ai soci e ai loro familiari, figli e coniugi.

E questa crediamo sia una risposta, più che appropriata, definitiva alla domanda che ci eravamo posti. D’altra parte, se la compagine della Banca di Credito Cooperativo dell’Adriatico Teramano è in continua crescita e ha da tempo abbondantemente superato la quota di 2.900 soci, qualche valida ragione ci sarà pure.

E dunque, se non l’hai ancora fatto, vieni a trovarci: puoi star certo che a trarne beneficio saremo tutti e…. tre!

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